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A Pompei trovato un panificio-prigione di 2000 anni fa

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:54

È una fabbrica del pane di 2000 anni, ma soprattutto un panificio-prigione dove gli operai erano rinchiusi e ridotti in schiavitù e gli asini sfruttati per macinare il grano. A Pompei, durante gli scavi nella Regio IX, insula 10, per un intervento di messa in sicurezza, è venuto alla luce un ambiente angusto e senza affaccio esterno, con piccole finestre con grate in ferro per il passaggio della luce. Nel pavimento, poi, addirittura intagli per coordinare e sincronizzare, a causa degli spazi ristretti, il movimento degli animali, costretti a girare per ore con occhi bendati. Quelle che a prima vista potrebbero sembrare delle "impronte" si può ritenere siano in realtà appunto intagli realizzati appositamente per evitare che gli animali da tiro scivolassero sulla pavimentazione e contemporaneamente tracciare un percorso, formando in tal modo un "solco circolare" (curva canalis).

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Il Pd alla svolta . La strategia Schlein: con lo stop alle primarie può cambiare il partito

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:53

Vassallo*

Ritorna, ciclicamente, il dibattito nel Pd sulle primarie. Sembra un paradosso che la leader eletta con quel metodo (meglio, che senza quel metodo non avrebbe nemmeno potuto concepire l’idea di candidarsi alla leadership) oggi dica che si fanno "solo quando serve".

Non è affatto strano, per due motivi. Il primo non riguarda direttamente ed esclusivamente Elly Schlein. I politici di ogni orientamento tendono a giudicare le regole del gioco in base ai loro obiettivi e alle loro convenienze di breve termine. Vale per le leggi elettorali e per le regole della democrazia interna ai partiti. Basti pensare alla lunga schiera di sostenitori del maggioritario (quando credevano di poter competere per governare) diventati proporzionalisti (quando hanno visto calare i consensi) e viceversa. Dal 2007 a oggi nel Pd le componenti storicamente più critiche verso le primarie aperte, da loro considerate un affronto per la comunità dei dirigenti e degli iscritti, sono diventati nel 2023 sostenitori di primarie apertissime, che hanno addirittura consentito a esponenti di altre forze politiche, come Elly Schlein, di candidarsi alla guida del partito. Per fare un altro esempio importante, le primarie furono al centro delle promesse di Meloni e Crosetto al momento della fondazione di Fratelli d’Italia, e sono ancora previste come metodo ordinario di selezione dei candidati nello statuto di quel partito, ma la pratica è poi andata in tutt’altra direzione.

Dunque, nemmeno il ritorno di Elly Schlein alla tesi secondo cui le "primarie si fanno solo quando servono, cioè quando lo dico io" è strano. Tutt’altro. È del tutto coerente con l’intenzione proposta al momento della sua investitura di cambiare l’indirizzo politico e la classe dirigente del Pd, consolidando al tempo stesso un rapporto privilegiato con il M5s.

Elly Schlein sta cercando di fare esattamente quello che aveva promesso e per cui è stata eletta. Non è certo a lei che si possono fare critiche. Ha sempre detto in maniera chiara di volere trasformare il Pd in un partito di sinistra, ecologista e libertario. Va detto che non si tratta nemmeno di una prospettiva del tutto nuova. Per qualche tempo, ad esempio, intorno al 2010, in diversi, anche da posizioni moderate, coltivarono l’ipotesi di accogliere come papa straniero l’allora leader di Sinistra Ecologia e Libertà e presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.

Ora è evidente che la scelta di identificare i candidati alla presidenza di Regione attraverso un negoziato bilaterale Conte-Schlein sia in palese contrasto con il mito fondativo delle primarie. Un mito condiviso, seppure in forme diverse, da entrambi i partiti di cui Conte e Schlein sono arrivati a capo dall’esterno, cioè senza appartenere alla comunità degli iscritti. Ma è anche evidente che con le primarie non è possibile cambiare la classe dirigente ad immagine dei leader e della loro linea né stipulare accordi di coalizione tra eguali, come Pd e M5s sono nel frattempo diventati.

*Direttore della Fondazione di Ricerca Istituto Carlo Cattaneo

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Notte degli Oscar europei. L’Italia spera con Garrone

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:52

Leone d’argento alla regia e il Premio Marcello Mastroianni all’attore protagonista Seydou Sarrall’ultima Mostra dei Venezia, designato a rappresentare l’Italia nella corsa all’Oscar, Io capitano di Matteo Garrone è in corsa stasera all’Arena Berlin della capitale tedesca in due categorie degli Efa 2023 (gli oscar europei): miglior film e regista. L’Italia spera anche con la candidatura come miglior attore andata all’attore inglese Josh O’Connor, 33 anni, protagonista de La chimera di Alice Rohrwacher – film che si è già aggiudicato l’Excellence Award per la migliore scenografia andato a Emita Frigato – e con Francesco D’Alò, in nomination nella categoria “film d’animazione“ con Mary e lo spirito di mezzanotte. Io capitano dovrà vedersela con quattro temibili film, ricchi di premi, e con i loro registi: si tratta di Anatomia di una caduta di Justine Triet (Palma d’Oro per il miglior film a Cannes); Foglie al vento di Aki Kaurismäki (Premio della Giuria a Cannes); Green Border di Agnieszka Holland (Premio speciale della giuria a Venezia) e, infine, La zona di interesse di Jonathan Glazer (Grand Prix Speciale della Giuria e Premio Fipresci). Fra gli attori, Josh O’Connor ha come avversari Thomas Schubert di Afire; Jussi Vatanen di Foglie al vento; Mads Mikkelsen di The Promised Land e Christian Friedel di La zona di interesse. Questa invece la cinquina delle attrici: Sandra Hüller sia per Anatomia di una caduta sia per La zona di interesse; Eka Chavleishvili di Blackbird Blackbird Blackberry; Alma Pöysti di Foglie al vento; Mia McKenna-Bruce di How to Have Sex; Leonie Benesch di The Teachers’ Lounge.

Sul fronte numero candidature la parte del leone agli Efa spetta a Foglie al vento di Kaurismaki con cinque nomination (miglior film, regia, sceneggiatura, protagonista femminile, Alma Pöysti, e maschile, Jussi Vatanen); quattro invece per La zona di interesse di Glazer (miglior film, regia, sceneggiatura e protagonisti, Christian Friedel e la strepitosa Sandra Huller) e quattro per Anatomia di una caduta di Justine Triet (film, regia, sceneggiatura e protagonista femminile, sempre la Huller); tre nomination per Green Border della polacca Holland (film, regia e sceneggiatura) e tre per How to Have Sex, opera prima di Molly Manning Walker (miglior attrice, Mia McKenna-Bruce, European Discovery e University Film Awards).

L’assemblea generale che vota i premi è di 3.300 membri; per quanto riguarda la nazionalità dei votanti, la Germania è al primo posto con 465 voti, seguono Regno Unito con 279, Italia con 244, Francia con 241 e Spagna con 203.

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Il gesto di Tajani. Padrino di battesimo per una bimba nigeriana

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:52

"È un gesto importante". Don Aldo Buonaiuto non ha dubbi e lo ripete carico di commozione al ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani e alla moglie Brunella, arrivati di buon mattino da Roma in una chiesa di San Nicolò a Fabriano, nell’Anconetano, gremita di fedeli. L’occasione è il doppio battesimo della piccola Sara di 5 anni, la cui mamma nigeriana, vittima della tratta, è stata accolta nella locale comunità Papa Giovanni XXIII, e di una bimba di 6 mesi nata in un barcone di migranti ha ricevuto il sacramento. Padrini d’eccezione, appunto, Tajani e la moglie, insieme con Santo Versace e la moglie Francesca. Don Aldo ha ricordato l’interessamento del ministro nel ricongiungimento familiare che ha portato alla giornata di ieri. "La mamma era convinta di trovare in Europa il lavoro – ha spiegato il sacerdote – invece ha trovato il dramma, il calvario. Poi dentro questi drammi, Maria, che porta il nome della Madonna, ha avuto la forza di reagire, ha partorito il secondo figlio e per salvare la creatura è scappata in treno".

Orgoglioso, da par suo, è anche Tajani: "Ho conosciuto Maria nel corso di una visita che ho fatto il primo aprile alla comunità di don Aldo – ha raccontato il titolare della Farnesina –. Mi sono trovato di fronte a una situazione che non avevo mai avuto prima: una donna disperata mi si è inginocchiata e un po’ in inglese un po’ in italiano mi ha chiesto aiuto. Aiuto per ritrovare la figlia che era nel suo Paese. La Farnesina si è subito attivata e da qualche settimana la bambina è felice con la mamma".

Grande festa dunque per la comunità della diocesi di Fabriano-Camerino: "Questa è una giornata di grande festa – ha commentato il vescovo di Fabriano-Camerino, monsignor Francesco Massara – perché celebriamo l’Immacolata concezione di Maria e perché battezziamo due bambine che arrivano da una zona di grande sofferenza e che sono state accolte con amore da questa comunità". "Grazie Tajani per essere qui - ha concluso don Aldo -. Hai fatto un gesto importante nel prenderti cura di una mamma che voleva rivedere la propria bimba che da quattro anni non vedeva".

Sara Ferreri

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Avance e frasi sessiste in Corea del Nord. Depardieu torna nella bufera per un filmato

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:52

Sono immagini inedite che potevano finire nel dimenticatoio. Nel 2018 l’attore Gérard Depardieu va in Corea del Nord per le celebrazioni dei 70 anni del regime di Pyongyang, al fianco del regista Yann Moix. Al ritorno, quest’ultimo monta un documentario, mai visto né trasmesso prima, di cui France 2 ha diffuso alcuni imbarazzanti estratti nell’ambito di uno speciale su Depardieu andato in onda giovedì. Nel video la stessa interprete scelta per accompagnare l’attore in Corea del Nord è oggetto di avance e commenti sessisti. Visitando un maneggio, lui le dice che "le donne adorano andare a cavallo, hanno il clitoride che struscia sul pomello della sella. Sono delle grandi puttane". Guardando poi una bimba di 10 anni a cavallo, aggiunge: "Se il cavallo va al galoppo, lei gode". Quindi suggerisce all’interprete di darsi all’ippica: "Fa benissimo".

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Tajani padrino di battesimo per una bambina nigeriana

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:50

FABRIANO (Ancona)

"È un gesto importante". Don Aldo Buonaiuto non ha dubbi e lo ripete carico di commozione al ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani e alla moglie Brunella, arrivati di buon mattino da Roma in una chiesa di San Nicolò a Fabriano, nell’Anconetano, gremita di fedeli. L’occasione è il doppio battesimo della piccola Sara di 5 anni, la cui mamma nigeriana, vittima della tratta, è stata accolta nella locale comunità Papa Giovanni XXIII, e di una bimba di 6 mesi nata in un barcone di migranti ha ricevuto il sacramento. Padrini d’eccezione, appunto, Tajani e la moglie, insieme con Santo Versace e la moglie Francesca. Don Aldo ha ricordato l’interessamento del ministro nel ricongiungimento familiare che ha portato alla giornata di ieri. "La mamma era convinta di trovare in Europa il lavoro – ha spiegato il sacerdote – invece ha trovato il dramma, il calvario. Poi dentro questi drammi, Maria, che porta il nome della Madonna, ha avuto la forza di reagire, ha partorito il secondo figlio e per salvare la creatura è scappata in treno".

Orgoglioso, da par suo, è anche Tajani: "Ho conosciuto Maria nel corso di una visita che ho fatto il primo aprile alla comunità di don Aldo – ha raccontato il titolare della Farnesina –. Mi sono trovato di fronte a una situazione che non avevo mai avuto prima: una donna disperata mi si è inginocchiata e un po’ in inglese un po’ in italiano mi ha chiesto aiuto. Aiuto per ritrovare la figlia che era nel suo Paese. La Farnesina si è subito attivata e da qualche settimana la bambina è felice con la mamma".

Sara Ferreri

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Il Pd alla svolta . La strategia Schlein: con lo stop alle primarie può cambiare il partito

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:47

Vassallo*

Ritorna, ciclicamente, il dibattito nel Pd sulle primarie. Sembra un paradosso che la leader eletta con quel metodo (meglio, che senza quel metodo non avrebbe nemmeno potuto concepire l’idea di candidarsi alla leadership) oggi dica che si fanno "solo quando serve".

Non è affatto strano, per due motivi. Il primo non riguarda direttamente ed esclusivamente Elly Schlein. I politici di ogni orientamento tendono a giudicare le regole del gioco in base ai loro obiettivi e alle loro convenienze di breve termine. Vale per le leggi elettorali e per le regole della democrazia interna ai partiti. Basti pensare alla lunga schiera di sostenitori del maggioritario (quando credevano di poter competere per governare) diventati proporzionalisti (quando hanno visto calare i consensi) e viceversa. Dal 2007 a oggi nel Pd le componenti storicamente più critiche verso le primarie aperte, da loro considerate un affronto per la comunità dei dirigenti e degli iscritti, sono diventati nel 2023 sostenitori di primarie apertissime, che hanno addirittura consentito a esponenti di altre forze politiche, come Elly Schlein, di candidarsi alla guida del partito. Per fare un altro esempio importante, le primarie furono al centro delle promesse di Meloni e Crosetto al momento della fondazione di Fratelli d’Italia, e sono ancora previste come metodo ordinario di selezione dei candidati nello statuto di quel partito, ma la pratica è poi andata in tutt’altra direzione.

Dunque, nemmeno il ritorno di Elly Schlein alla tesi secondo cui le "primarie si fanno solo quando servono, cioè quando lo dico io" è strano. Tutt’altro. È del tutto coerente con l’intenzione proposta al momento della sua investitura di cambiare l’indirizzo politico e la classe dirigente del Pd, consolidando al tempo stesso un rapporto privilegiato con il M5s.

La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, sta cercando di fare esattamente quello che aveva promesso e per cui è stata eletta. Non è certo a lei che si possono fare critiche. Ha sempre detto in maniera chiara di volere trasformare il Pd in un partito di sinistra, ecologista e libertario. Va detto che non si tratta nemmeno di una prospettiva del tutto nuova. Per qualche tempo, ad esempio, intorno al 2010, in diversi, anche da posizioni moderate, coltivarono l’ipotesi di accogliere come papa straniero l’allora leader di Sinistra Ecologia e Libertà e presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.

Ora è evidente che la scelta di identificare i candidati alla presidenza di Regione attraverso un negoziato bilaterale Conte-Schlein sia in palese contrasto con il mito fondativo delle primarie. Un mito condiviso, seppure in forme diverse, da entrambi i partiti di cui Conte e Schlein sono arrivati a capo dall’esterno, cioè senza appartenere alla comunità degli iscritti. Ma è anche evidente che con le primarie non è possibile cambiare la classe dirigente ad immagine dei leader e della loro linea né stipulare accordi di coalizione tra eguali, come Pd e M5s sono nel frattempo diventati.

*Direttore

Fondazione di Ricerca

Istituto Carlo Cattaneo

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Lotta al cambiamento climatico. Politiche inadeguate ed emissioni. Italia bocciata: tonfo in classifica

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:44

E ora viene il difficile. Alla Cop 28 di Dubai, la più elefantiaca mai realizzata, inizia la settimana decisiva, che formalmente dovrebbe concludersi già martedì ma come da tradizione proseguirà anche il giorno seguente, se non molto oltre. Il problema è che dopo il discreto inizio con l’approvazione del fondo loss and damages per i Paesi in via di sviluppo colpiti dal cambiamento climatico – fondo innovativo ma assolutamente su base volontaria e del tutto sottofinanziato – sui punti essenziali non c’è accordo. In particolare non c’è sulla questione chiave delle parole da usare nel documento finale: riduzione graduale (phase down) o eliminazione graduale (phase out) delle fonti fossili: di mezzo c’è un mondo (e una marea di soldi).

Mentre le delegazioni (e i 2.406 lobbisti delle fonti fossili) si perdono in incontri infiniti, tra aule e corridoi, inizia la sarabanda di testi negoziali, che comunque sempre parole rimarranno, perché a Dubai non si deciderà nulla di vincolante e non ci saranno nuovi impegni volontari di riduzione delle emissioni, la società civile fa quelle classifiche che non verranno dal global stocktake il tanto atteso bilancio globale della Cop28 su quanto fatto sinora nella lotta al cambiamento climatico.

A dircelo è il rapporto annuale di Germanwatch, CAN e New Climate Institute, realizzato in collaborazone con Legambiente. Fa il bilancio della performance climatica di 63 paesi (90% delle emissioni) e non assegna le prime tre posizioni perché non c’è Paese che ne sia degno. L’Italia scende dal 29°al 44° posto, perdendo ben 15 posizioni. Un risultato raggiunto soprattutto per il rallentamento della riduzione delle emissioni climalteranti (37° posto) e per una politica climatica nazionale (58° posto ) "inadeguata a fronteggiare l’emergenza" L’attuale aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) punta infatti a un taglio delle emissioni entro il 2030 del 40,3% rispetto al 1990. Un passo indietro rispetto al 51% previsto dal PNRR. La linea dell’italia è quella di privilegiare obiettivi raggiungibii senza elevato impatto sociale, come si è visto sulla direttiva carburanti nella quale siamo difensori dei biocarburanti e indirettamente dei motori termici, e quella sugli edifici. Su quest’ultima il Parlamento EU e il Consiglio hanno infatti raggiunto l’accordo nel trilogo e l’Italia ha premuto per rendere meno ambiziosi gli obiettivi.

In testa alla classifica di Germawatch troviamo con il quarto posto la Danimarca. La Cina, maggiore responsabile delle emissioni globali, rimane stabile al 51° posto dello scorso anno. Gli Stati Uniti, secondo emettitore globale, si posizionano al 57°posto. Meglio fanno India e Germania (14°) insieme all’Unione Europe (16°). Emirati Arabi Uniti (65°) ed Arabia Saudita (67°) chiudono la classifica.

Non a caso il presidente della COP28, l’emiratino al Jaber che è anche presidente della Adnoc, la società petrolifera degli Emirati, prima ha negato che la richiesta di eliminazione graduale dei ’fossili’ avesse basi scientifiche (affermazione sulla quale ha dovuto fare una clamorosa marcia indietro) e ancora ieri premeva per una riduzione graduale e non una eliminazione graduale delle fonti fossili. A questo serve una COP a Dubai, dopotutto. A rallentare il processo. E pazienza per il clima.

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Avvelenamenti al 118. Indagato un operatore

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:40

Svolta nelle indagini sui malesseri nella centrale operativa del 118 di Bologna. La procura ha iscritto un nome nel registro degli indagati. A finire sotto inchiesta per avvelenamento è uno degli operatori. Il movente potrebbe essere legato a rancori covati da tempo verso i colleghi. Non si esclude anche l’iscrizione a breve di un secondo nome.

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La cattedrale di Parigi. Restauro a tempo di record. Notre-Dame riapre nel 2024

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:39

Il Pantheon, la cupola dorata degli Invalidi, il nastro argenteo della Senna, la Tour Eiffel, i tetti di ardesia che si rincorrono a perdita d’occhio: "È una vista formidabile su Parigi, l’immagine di una Francia che è capace di rinascere", commenta entusiasticamente Emmanuel Macron. Il presidente è andato a visitare ieri, per la quarta volta, l’enorme cantiere di Notre-Dame dove un esercito di operai, carpentieri, restauratori, architetti, ingegneri, tecnici, vigili del fuoco e responsabili della sicurezza – più di 500 persone – sono al lavoro dal 15 aprile 2019. Quel giorno un terrificante incendio minacciò di distruggere per sempre questo monumento carico di simboli e di storia, gioiello dell’architettura gotica visitato ogni anno da 12 milioni di persone.

La sfida lanciata da Macron all’epoca annunciava la ricostruzione e la riapertura della chiesa in un tempo massimo di cinque anni: sembrava un’impresa impossibile, considerando le devastazioni provocate dalle fiamme che per tutto il pomeriggio e tutta la notte avvolsero i muri laterali e la facciata. L’impegno dello Stato, le donazioni offerte da imprenditori e cittadini (840 milioni di euro), l’abnegazione del generale Louis Georgelin cui venne affidata la direzione dei lavori (è morto improvvisamente nell’agosto scorso), tutto ha contribuito alla realizzazione del miracolo. La tabella di marcia è rispettata al millimetro, la gigantesca struttura secolare in legno di quercia è stata ricostruita, al pari della guglia che sale come una freccia a 96 metri di altezza verso il cielo; anche la grande croce che dominava la basilica è stata rimontata e benedetta.

Mancano adesso la copertura del tetto (400 tonnellate di piombo), l’installazione sulla griglia del gallo dorato simbolo della Francia, il rifacimento delle vetrate delle cappelle laterali, infine la risistemazione dello sbalorditivo organo settecentesco con le sue 8000 canne e i suoi 115 registri. "Notre-Dame è il sito più bello del mondo, penso che tutti vorrebbero essere qui", dice la restauratrice Giuseppina Genna, venuta dall’Italia per ridar vita ai fregi della facciata.

L’8 dicembre 2024, festa dell’Immacolata Concezione, a pochi mesi dalla conclusione dei Giochi olimpici, la cattedrale che è il simbolo della storia di Francia riaprirà i battenti: 1500 sedie in quercia massiccia accoglieranno i visitatori. "Ho invitato Papa Francesco, spero davvero che possa venire", ha annunciato Macron dopo esser sceso (in ascensore) dai 30 piani delle impalcature ed essersi tolto il casco bianco obbligatorio sul cantiere.

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Operazione immobiliare da 15 milioni a Milano

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:37

Gardant Investor Sgr (in foto l’ad Guido Lombardo) finanzia una società gestita dalla francese Inovalis per l’acquisto di un immobile a uso uffici nel business park di Milanofiori. L’importo dell’operazione condotta da Inovalis in Italia, è pari a 15 milioni di euro e prevede il finanziamento a 5 anni.

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Il simbolo di Barcellona. Svolta alla Sagrada Familia. I lavori finiranno nel 2033

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:36

Per la prima volta esiste una data "plausibile" per la conclusione dei lavori del Tempio Espiatorio della Sagrada Familia, il simbolo di Barcellona, Patrimonio dell’Unesco ma in realtà a 141 anni dalla posa della prima pietra – 19 marzo 1882, nell’iconica festa dedicata a San Giuseppe – ancora un cantiere a cielo aperto, che è anche il suo marchio di fabbrica e una delle curiosità che attirano i turisti. Mancano infatti la facciata su Calle Mallorca, alcune cappelle e la torre centrale di Gesù dopo che sono state inaugurate quelle degli Evangelisti che fino al sette gennaio saranno illuminate a festa per la gioia dei catalani ma anche dei numerosi visitatori che sono tornati al numero pre Covid, circa quattro milioni e mezzo l’anno, e che forniscono i maggiori introiti per l’edificazione.

La Sagrada Familia è la seconda chiesa più vista al mondo dopo la Basilica di San Pietro. La data non è vicinissima: 2033, vale a dire 150 anni dopo che Antoni Gaudì i Cornet, allora trentunenne, prese in mano il progetto di Francisco de Paula del Villar y Lozano, suo maestro, dopo le liti con i mecenati che avevano comprato il terreno dell’Eixample: la chiesa gotica divenne nei disegni di Gaudì – che aveva appena iniziato i lavori della Finca Guell ed era in pratica sconosciuto all’opinione pubblica – modernista, ma soprattutto "la ricerca della verticalità, la forma di rappresentazione dell’ascensione, l’elevazione spirituale" come ricorda Jordi Faulì, attuale direttore dei lavori. E anche un edificio in continua evoluzione che l’architetto stesso sapeva che non avrebbe mai visto completato anche per i molti cambiamenti proposti in corso d’opera. Nel 1926, alla morte di Gaudì, fu promesso che i lavori sarebbero andati avanti e quella che è diventata Basilica minore e consacrata nel 2010 non sarebbe rimasta lo splendido esempio di architettura incompiuta che è. La speranza era che i cantieri fossero completati nel 2026, nel centenario della morte del visionario progettista.

Così non è stato, ma in quell’anno potrebbe vedere la luce la monumentale Torre di Gesù al centro della navata alta 140 metri con una croce di 17. "L’inaugurazione delle torri degli Evangelisti – dice Esteve Camps, presidente del Consiglio per la costruzione – ha segnato l’inizio dell’ultimo tratto dei lavori". Le quattro torri sono alte 135 metri ognuna e alla loro sommità hanno quattro statue opera di Xavier Medina Campeny: su quella di Matteo il bue, per Marco il leone, per Luca l’aquila e per Giovanni l’angelo. Quando nel 2026 sarà benedetta anche la torre di Gesù, mancheranno solo la Sala della Croce a sessanta metri di altezza, la Cappella dell’Assunta e i quattro campanili della facciata della Gloria che, dice Camps, "narrerà l’origine e il fine dell’essere umano e i cammini da compiere seguendo Gesù per la realizzazione personale e la vita eterna. Si tratta di un’opera complessa che al di là delle torri e del portico include più di cento sculture e tre livelli".

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A Pompei trovato un panificio-prigione di 2000 anni fa

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:33

È una fabbrica del pane di 2000 anni, ma soprattutto un panificio-prigione dove gli operai erano rinchiusi e ridotti in schiavitù e gli asini sfruttati per macinare il grano. A Pompei, durante gli scavi nella Regio IX, insula 10, per un intervento di messa in sicurezza, è venuto alla luce un ambiente angusto e senza affaccio esterno, con piccole finestre con grate in ferro per il passaggio della luce. Nel pavimento, poi, addirittura intagli per coordinare e sincronizzare, a causa degli spazi ristretti, il movimento degli animali, costretti a girare per ore con occhi bendati. Quelle che a prima vista potrebbero sembrare delle "impronte" si può ritenere siano in realtà appunto intagli realizzati appositamente per evitare che gli animali da tiro scivolassero sulla pavimentazione e contemporaneamente tracciare un percorso, formando in tal modo un "solco circolare" (curva canalis).

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Travolto da una valanga. Scialpinista perde la vita

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:32

Uno scialpinista lecchese di 42 anni morto, un altro coetaneo della vittima anch’egli italiano ricoverato in ospedale in gravissime condizioni e un terzo componente della comitiva di amici più giovane uscito completamente illeso. È il tragico bilancio di una valanga che si è staccata in alta montagna, dal Piz Grevasalvas, in Svizzera, nel Cantone dei Grigioni, non lontano dalla zona di Tirano, al confine con le vette della Valtellina.

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Sesso, droga ed evasione fiscale: nuove accuse contro il figlio di Biden. Hunter rischia 17 anni dietro le sbarre

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:32

Quattro anni di metodica evasione fiscale e sperpero dei milioni di dollari dovuti all’Internal Revenue Service in sesso, droga e lussi. "Tutto tranne le tasse", si legge nell’ultima accusa di 56 pagine presentata contro Hunter Biden dal procuratore speciale David Weiss. Nove capi d’imputazione, i più gravi finora per il figlio scapestrato del presidente Usa e per lo stesso Joe Biden che, dalla prossima settimana, potrebbe essere messo formalmente sotto impeachment dalla Camera. Dal 2016 al 2020 il First Son "ha messo in atto uno schema fraudolento per non pagare le tasse", si legge nei documenti presentati in California che descrivono nel dettaglio come Hunter abbia speso i soldi strappati al fisco: droghe, escort, fidanzate, alberghi di lusso e sontuose residenze in affitto, auto stravaganti, abiti firmati, festini, strip club.

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Avance e frasi sessiste in Corea del Nord. Depardieu torna nella bufera per un filmato

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:32

Sono immagini inedite che potevano finire nel dimenticatoio. Nel 2018 l’attore Gérard Depardieu va in Corea del Nord per le celebrazioni dei 70 anni del regime di Pyongyang, al fianco del regista Yann Moix. Al ritorno, quest’ultimo monta un documentario, mai visto né trasmesso prima, di cui France 2 ha diffuso alcuni imbarazzanti estratti nell’ambito di uno speciale su Depardieu andato in onda giovedì. Nel video la stessa interprete scelta per accompagnare l’attore in Corea del Nord è oggetto di avance e commenti sessisti. Visitando un maneggio, lui le dice che "le donne adorano andare a cavallo, hanno il clitoride che struscia sul pomello della sella. Sono delle grandi puttane". Guardando poi una bimba di 10 anni a cavallo, aggiunge: "Se il cavallo va al galoppo, lei gode". Quindi suggerisce all’interprete di darsi all’ippica: "Fa benissimo".

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’Love story’, ultimo ciak: addio a Ryan O’Neal

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:25

È morto Ryan O’ Neal, l’indimenticabile protagonista di ‘Love Story’, di ‘Paper Moon’ e di ‘Barry Lyndon’. Aveva 82 anni: dal 2001 era malato di leucemia, e dal 2012 gli era stato diagnosticato un tumore alla prostata. Il suo nome, e il suo volto, sono legati al romanticismo sfrenato di ‘Love Story’, la storia d’amore più strappalacrime di tutti i tempi, che gli valse un David di Donatello e una candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista. Il film è del 1970: O’ Neal è un giovane di buona famiglia, innamorato perso di una deliziosa ragazza che lotta con una rara malattia del sangue.

Negli anni a venire, Ryan O’ Neal disse che non riusciva più a vedere quel film che gli aveva dato la celebrità. Nello stesso modo aveva perso il grande amore della sua vita, Farrah Fawcett, l’attrice di ‘Charlie’s Angels’. La loro relazione era durata trent’anni, ed era finita con la morte di lei, a 62 anni, nel 2009. "Ho perso Farrah per un cancro, e continuo a non capacitarmi di come il destino sia stato beffardo", diceva.

"Nella finzione, la malattia mi ha dato il successo e la popolarità; nella vita reale mi ha portato la tragedia". ‘Love Story’, tratto da un romanzo del docente universitario Erich Segal e diretto da Arthur Hiller, incassò più di cento milioni di dollari e ricevette sette nomination agli Oscar, vincendone uno, per la miglior colonna sonora.

Dopo lo straordinario successo di quel film, interpretato al fianco di Ali MacGraw, Ryan O’ Neal interpretò una commedia deliziosa, ‘ M a papà ti manda sola?’, con una irresistibile Barbra Streisand. Dirigeva Peter Bogdanovich, con il quale gira, nel 1973, ‘Paper Moon’. Vi recita con la figlia Tatum O’ Neal, che all’epoca aveva appena nove anni, e che sarà la più giovane vincitrice di Oscar di tutti i tempi.

Fu Stanley Kubrick a sceglierlo per uno dei film storici più importanti di tutti i tempi, ‘Barry Lyndon’. Tratto dal romanzo di William Makepeace Thackeray, il film ricrea il Settecento ispirandosi ai quadri di Constable, di Watteau e di Turner. Ryan O’ Neal è l’ambizioso, volgare, violento Redmond Barry. Capace di una fulminante ascesa sociale, a suon di pugni, di sciabolate e di spari. Per poi vivere una altrettanto devastante caduta.

Ryan O’ Neal era nato il 20 aprile 1941 a Los Angeles. Il padre era lo scrittore e sceneggiatore Charles O’ Neal; la madre, Patricia Callaghan, era un’attrice. Il suo sguardo limpido, i suoi occhi chiari, i suoi capelli rossi da irlandese rimarranno nella nostra memoria.

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’Love story’, ultimo ciak: addio a Ryan O’Neal

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 05:25

È morto Ryan O’ Neal, l’indimenticabile protagonista di "Love Story", di "Paper Moon" e di "Barry Lyndon". Aveva 82 anni: dal 2001 era malato di leucemia, e dal 2012 gli era stato diagnosticato un tumore alla prostata. Il suo nome, e il suo volto, sono legati al romanticismo sfrenato di "Love Story", la storia d’amore più strappalacrime di tutti i tempi, che gli valse un David di Donatello e una candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista. Il film è del 1970: O’ Neal è un giovane di buona famiglia, innamorato perso di una deliziosa ragazza che lotta con una rara malattia del sangue.

Negli anni a venire, Ryan O’ Neal disse che non riusciva più a vedere quel film che gli aveva dato la celebrità. Nello stesso modo aveva perso il grande amore della sua vita, Farraw Fawcett, l’attrice di "Charlie’s Angels". La loro relazione era durata trent’anni, ed era finita con la morte di lei, a 62 anni, nel 2009. "Ho perso Farraw per un cancro, e continuo a non capacitarmi di come il destino sia stato beffardo", diceva. "Nella finzione, la malattia mi ha dato il successo e la popolarità; nella vita reale mi ha portato la tragedia". "Love Story", tratto da un romanzo del docente universitario Erich Segal e diretto da Arthur Hiller, incassò più di cento milioni di dollari e ricevette sette nomination agli Oscar, vincendone uno, per la miglior colonna sonora.

Dopo lo straordinario successo di quel film, interpretato al fianco di Ali MacGraw, Ryan O’ Neal interpretò una commedia deliziosa, "Ma papà ti manda sola?", con una irresistibile Barbra Streisand. Dirigeva Peter Bogdanovich, con il quale gira, nel 1973, "Paper Moon". Vi recita con la figlia Tatum O’ Neal, che all’epoca aveva appena nove anni, e che sarà la più giovane vincitrice di Oscar di tutti i tempi.

Fu Stanley Kubrick a sceglierlo per uno dei film storici più importanti di tutti i tempi, "Barry Lyndon". Tratto dal romanzo di William Makepeace Thackeray, il film ricrea il Settecento ispirandosi ai quadri di Constable, di Watteau e di Turner. Ryan O’ Neal è l’ambizioso, volgare, violento Redmond Barry. Capace di una fulminante ascesa sociale, a suon di pugni, di sciabolate e di spari. Per poi vivere una altrettanto devastante caduta.

Ryan O’ Neal era nato il 20 aprile 1941 a Los Angeles. Il padre era lo scrittore e sceneggiatore Charles O’ Neal; la madre, Patricia Callaghan, era un’attrice. Il suo sguardo limpido, i suoi occhi chiari, i suoi capelli rossi da irlandese rimarranno nella nostra memoria.

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Arévalo denuncia 'colpo di stato assurdo' in Guatemala

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 04:11
Il presidente eletto guatemalteco Bernardo Arévalo ha denunciato che le indagini svolte dall'Ufficio del Pubblico Ministero della Procura, secondo cui le elezioni generali tenute quest'anno, e da lui vinte, dovrebbero essere annullate, non sono altro che un "colpo di stato assurdo, ridicolo e perverso". Nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri sera, Arévalo, che dovrà assumere la massima carica dello Stato il 14 gennaio 2024, succedendo a Alejandro Giammattei, ha assicurato che le accuse formulate contro il Tribunale Supremo Elettorale (TSE) e contro di lui stesso sono infondate, aggiungendo di avere prove che dissipano anche il presunto riciclaggio di denaro. Alludendo infine ai settori della magistratura che stanno cercando di bloccare il processo di transizione democratica presidenziale, ha sostenuto che "i golpisti fanno i gesti disperati di chi sta per affogare, e provano a portare a termine un improbabile colpo di stato".
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Messico: folla lincia gang di narcos nel capo da calcio

Quotidiano.net - Politica & Economia - Sab, 09/12/2023 - 03:38

Nel paese di Texcaltitlan, nel centro del Messico, dei cittadini stanchi di pagare il pizzo al cartello locale hanno ucciso a colpi di machete un gruppo di otto narcotrafficanti nel campo da calcio del municipio. L'esito dello scontro ha lasciato 11 morti, otto dei quali vincolati al cartello Familia Michoacana. Secondo quanto riportato dalla stampa messicana, gli abitanti del paese erano stati convocati nel campo sportivo per pagare la quota settimanale alla criminalità del posto. Dopo esser scesi dai loro pick-up i narcos sono stati attaccati dalla folla con pietre, colpi di machete e pugni. La polizia è arrivata poco dopo sulla scena del massacro e sta ricostruendo l'accaduto attraverso dei video postati sui social.

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