Una procedura ancora molto utilizzata per l’acquisto di terreni, abitazioni, opifici o altre tipologie di edifici è quella dell’asta immobiliare. Il motivo che spinge a questa opzione d’acquisto è quasi sempre legato a motivi di convenienza economica in quanto il prezzo d’asta di un immobile è, generalmente, più basso di quello di mercato.
Attenzione, però, deve essere mostrata ai motivi per i quali l’immobile costa di meno: sullo stesso potrebbero infatti gravare degli abusi edilizi difficili da sanare o degli interventi strutturali da eseguire. Nella scelta di acquistare o meno un immobile all’asta, dunque, dovrà essere svolta un’analisi costi/benefici, andando ad evidenziare tutti i vantaggi e gli svantaggi legati all’opzione.
Comprare una casa all’asta conviene?Quando si compra una casa all’asta, come detto, andranno valutati una serie di fattori che potranno rendere conveniente, o meno, l’operazione. Ai vantaggi di prezzo, infatti, potrebbero opporsi degli svantaggi non trascurabili legati alle caratteristiche strutturali o amministrative dell’edificio. È inoltre molto importante ricordare che le case all’asta possono essere acquistate sia coprendo direttamente il costo richiesto, sia attraverso il ricorso ad un mutuo. In quest’ultimo caso la legge prevede che si possano ottenere finanziamenti fino all’80% del prezzo di aggiudicazione. Inoltre, chi sa che dovrà ricorrere ad un prestito per acquistare un immobile all’asta deve arrivare alla stessa avendo già la sicurezza di poter contare sulla concessione delle somme da parte della banca in quanto, una volta acquistato l’immobile all’asta, il suo prezzo andrà saldato entro tempi molto stretti. Se così non fosse si perderà il diritto di prelazione sull’immobile stesso, con l’acquirente che non potrà ottenere indietro la caparra già versata. In tutto questo iter il consiglio è quello di farsi assistere da un’agenzia immobiliare che, monitorando costantemente il mercato, può offrire ai propri clienti delle soluzioni molto vantaggiose. L’intermediario, inoltre, consente di ridurre le tempistiche e agevola l’intero processo legato alla creazione di documenti e carte necessarie per la conclusione dell’acquisto.
Comprare o affittare una casa? Cosa conviene Vantaggi e svantaggi dell’acquisto di immobili all’astaDai discorsi fin qui affrontati è possibile elencare una serie di vantaggi e svantaggi legati all’acquisto di immobili all’asta. Tra i benefici troviamo:
Tra gli svantaggi, invece, troviamo:
Sarà online dal 10 giugno il nuovo pannello informativo semplificato per l'assegno unico universale. Ad annunciarlo è l'Inps: gli utenti potranno accedere alla nuova funzionalità dal portale web dell'istituto, utilizzando le proprie credenziali di autenticazione (Spid, Cie e Cns) o tramite l'intermediario di fiducia (commercialista, patronato, etc).
Il pannello InpsIl pannello consentirà ai cittadini di verificare tutte le ipotesi di ricalcolo e conguaglio operate dall'Istituto sugli importi del proprio assegno. In particolare, coloro che sono stati avvisati tramite sms o e-mail delle operazioni di ricalcolo, effettuate lo scorso mese di maggio, potranno trovare nel pannello informativo i dettagli relativi alla loro posizione specifica.
I nuovi importiI nuovi importi sono calcolati dall’Inps sulla base delle norme contenute nella legge di bilancio 2023 e della rivalutazione dovuta all’adeguamento al tasso di inflazione (8,1% quello previsto ora dalla legge). In particolare, la rivalutazione si applica anche alle soglie Isee.
Nel 2022 l’importo massimo si otteneva con un reddito Isee di 15mila euro. Nel 2023 il nuovo limite è 16.215 euro. L’importo minimo, invece, scatterà a quota 43.240 euro e non più a 40mila euro. Chi non presenta l’Isee avrà diritto alla quota minima.
Conguagli assegno unico 2023, crescono gli importi per molte famiglie. Ma qualcuno deve restituire i soldi Come funzione il simulatore Inps: le ipotesiNell’attesa che il pannello informatico sia disponibile, abbiamo provato a simulare l’importo mensile dell’assegno unico universale avvalendoci del simulatore già presente sul sito web dell’Inps, inserendo tre possibili casi differenti.
Famiglia numerosa (3 figli a carico)Nel primo caso, ipotizziamo che la richiesta sia formulata da una madre di età superiore ai 21 anni con 3 figli a carico, tutti minorenni: due hanno più di 3 anni e l’ultimo è di età compresa fra 1 e 3 anni, pertanto rientra nella maggiorazione prevista dalla normativa, pari a metà dell'importo base dell'assegno per Isee minori di 43.240,00 euro (per i nuclei di almeno 3 figli). Il reddito Isee è pari a 20.150 euro e i genitori sono conviventi. Si richiede la maggiorazione art. 4 (l'articolo 4 del decreto legislativo 230/2021 riconosce una maggiorazione corrispondente a 32,40 euro mensili per ciascun figlio minore, nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro). In tal caso, l’importo mensile complessivo, calcolato dal sistema, è di 755,90 euro.
Assegno unico 2023, come fare bene la domanda per non perdere soldi Madre under 21 - Famiglia monogenitorialeNel secondo caso, ipotizziamo che la richiesta sia effettuata da una madre under 21: per le madri di età inferiore a 21 anni, infatti, è prevista una maggiorazione degli importi, pari a 21,60 € mensili per ciascun figlio. Il figlio a carico è unico e minorenne, di età inferiore a un anno (fino a un anno spetta una maggiorazione pari a metà dell’importo base dell’assegno, a prescindere dal valore Isee). Il reddito Isee è pari a 18.700 euro e la famiglia è monogenitoriale (il secondo genitore non è presente). In tal caso, l’assegno unico complessivo calcolato dal simulatore è di 286,65 euro.
Assegno di inclusione 2024, requisiti e importi: a chi spetta il nuovo sostegno al reddito Famiglia con 2 figli, di cui uno disabileNel terzo e ultimo caso, a presentare la richiesta è un padre con 2 figli a carico, entrambi di età superiore a 3 anni. Uno è affetto da disabilità grave. Il reddito Isee è di 25.400 euro e i genitori sono conviventi ed entrambi titolari di reddito da lavoro. Si richiede la maggiorazione ai sensi dell’articolo 4 (come nel primo caso esaminato). L’importo mensile totale che ne deriva è di 545,90 euro.