Buone notizie per le famiglie che hanno la necessità di ricorrere a una badante. In Commissione Affari sociali del Senato ha ottenuto il disco verde un emendamento che azzera i contributi per i prossimi tre anni. Uno sconto importante dal momento che appena un paio di mesi fa l’Inps aveva aggiornato gli importi per adeguarli all’inflazione.
© Alessandro Di MeoMa ecco, in dettaglio, che cosa prevede la modifica e, in particolare, che cosa si deve fare per ottenere l’agevolazione.
Inflazione alle stelle: ecco cosa stanno tagliando le famiglie italiane (e a cosa non rinunciano) Lo scontoL’emendamento, che dovrà ora essere approvato dall’Aula, prevede in sostanza l’azzeramento dei contributi fino al 2025 per le famiglie che assumono una badante o che trasformano l’attuale rapporto di lavoro in un contratto a tempo indeterminato.
Quando scatta l’azzeramento dei contributiLo “sconto” sui contributi riguarda i contributi previsti nel 2023, 2024 e 2025. Ma attenti: l’esenzione non può superare il tetto dei tremila euro. Lo stanziamento previsto dal governo per coprire questa modifica è di 15 milioni.
Contratti a termine, le ultime novità del decreto lavoro. Più facile rinnovare entro i 12 mesi Chi potrà ottenere l’agevolazionePotranno usufruire dell’agevolazione le famiglie che assumono lavoratori domestici che assistono con anziani non autosufficienti con più di 65 anni. Il beneficio non spetta se tra il lavoratore e il datore di lavoro sia cessato un rapporto di lavoro domestico da meno di 24 mesi.
I nuovi contributiPer il 2023 l’Inps ha aggiornato gli importi per i contributi da versare ai lavoratori domestici adeguandoli al tasso di inflazione. L’incremento previsto è dell’8,1%. Per il rapporto di lavoro a tempo determinato continua invece ad applicarsi il contributo addizionale, a carico del datore di lavoro, pari all’1,40% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali (retribuzione convenzionale). Tale contributo non si applica ai lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti. In particolare:
Roma, 8 giugno 2023 - Spettacolare eruzione del Kilauea, che si conferma uno dei più attivi al mondo. Da mercoledì la bocca di fuoco delle Hawaii ha ripreso ad eruttare dopo mesi di silenzio. L'Hawaiian Volcano Observatory ha fatto scattare il livello di allerta a rosso, anche se come hanno spiegato "in questo momento non vi è nessuna indicazione che le aree popolate siano minacciate". Il Kilauea è stato in eruzione continua tra il 1983 e il 2019.
L'American Geological Survey USGS ha diffuso suo social le immagini mostrano le crepe comparse nel cuore del vulcano. Lo spettacolo dell'eruzione "dinamica", come la chiamano i vulcanologi, mostra i grumi di lava fusa che sgorgano dal lago sul fondo del cratere.
L'attività è iniziata la mattina presto, hanno fatto sapere gli esperti dell'USGS, rimanendo all'interno del perimetro del Parco nazionale dei vulcani delle Hawaii e lontano dalle case. Ma intanto si è allertata la popolazione per il vog (smog vulcanico) che si sviluppa quando l'anidride solforosa fuoriuscita dal vulcano incontra l'atmosfera. Il vog può causare difficoltà respiratorie a persone e animali e rovinare i raccolti.
Inoltre la popolazione è stata avvisata sui rischi per i "capelli di Pele'", sottilissimi filamenti di lava nera indurita che possono irritare la pelle e causare problemi agli occhi.
Riprese live dal vulcano
Alle Hawaii, che contano 4 vulcani attivi (Kilauea, Mauna Loa, Mauna Kea, Hualalai), l'ultima eruzione era stata mesi fa quella del Mauna Loa, il vulcano più grande del mondo risvegliatori alla fine del 2022 dopo più di quarant'anni di silenzio.
Roma, 8 giugno 2023 - Artico senza ghiacci a settembre forse già nel 2030: almeno un decennio prima del previsto. Gli oceani - fondamentali nel sistema climatico - si riscaldano e si acidificano a livelli preoccupanti. Molto rilevante è uno studio appena pubblicato su Nature Communications e realizzato da Yeon-Hee Kim, Seung-Ki Min entrambi della Pohang University of Science and Technology, Corea del Sud, con Nathan P. Gillett e Elizaveta malinina del Canadian Centre for Climate Modelling and Analysis, Environment Climate Change Canada, da Dirk Notz del Center for Earth System Research and Sustainability (CEN), Institute of Oceanography, università di Amburgo.
“Il sesto rapporto di valutazione dell'IPCC ha valutato che, secondo le proiezioni - scrivono - l'Artico sarà in media praticamente privo di ghiaccio nel mese di settembre vicino alla metà del secolo, in base a scenari intermedi e ad alte emissioni di gas serra, ma non in base a scenari a basse emissioni, sulla base delle simulazioni dei modelli di ultima generazione del Coupled Model Intercomparison Project Phase 6 (CMIP6). Noi dimostriamo, utilizzando un approccio di analisi di attribuzione, che l'influenza dominante dell'aumento dei gas serra sull'area del ghiaccio marino artico è rilevabile in tre serie di dati osservativi in tutti i mesi dell'anno, ma è in media sottostimata dai modelli CMIP6. Ridimensionando la risposta dei modelli al ghiaccio marino per i gas serra in modo che corrisponda al meglio alla tendenza osservata, secondo un approccio convalidato da un test imperfetto dei modelli, prevediamo un Artico privo di ghiaccio a settembre in tutti gli scenari considerati. Questi risultati sottolineano il profondo impatto delle emissioni di gas serra sull'Artico e dimostrano l'importanza di pianificare e adattarsi a un Artico stagionalmente privo di ghiaccio nel prossimo futuro”.
Lo scenario 2030"Gli schemi di evoluzione temporale di tutte le simulazioni - spiegano i ricercatori - sono complessivamente coerenti con quelli osservati, cogliendo una fusione significativa durante tutto l'anno e la fusione più forte durante settembre-ottobre. Tuttavia, le tendenze alla diminuzione delle simulazioni sono in media più deboli rispetto alle osservazioni, in particolare nella stagione calda".
Le proiezioni vincolate all'osservazione mostrano un declino più rapido dell'ASI artica (Arctic Sea Ice. Ghiaccio marino artico. NDR) rispetto alla serie temporale grezza, che può essere osservato in tutti gli scenari SSP. I cali più marcati di SIA hanno anticipato i primi anni senza ghiaccio a circa gli anni 2030-50 in tutti gli scenari SSP. È importante notare che la comparsa anticipata di un Artico libero dai ghiacci a settembre è evidente anche nello scenario SSP1-2.6 a basse emissioni in tutte le osservazioni.
Ci sono chiare differenze tra gli scenari, ad esempio, con un Artico libero dai ghiacci in agosto-settembre con emissioni più basse rispetto a giugno-ottobre con emissioni più alte. Ma nel complesso, le nostre proiezioni vincolate indicano un arrivo più rapido dell'Artico libero dai ghiacci, di circa un decennio, rispetto agli studi precedenti”.
"Ciò si ripercuoterebbe - concludono - sulla società umana e sull'ecosistema sia all'interno che all'esterno dell'Artico, modificando le attività marine artiche e accelerando ulteriormente il riscaldamento dell'Artico, alterando così il ciclo del carbonio nell'Artico.
La grande crisi dei ghiacciCome ricorda l'Agenzia Europea per l'Ambiente, nel periodo 1979-2022, l'area del ghiaccio marino nell'Artico è diminuita di 32.000 km2 all'anno in inverno (misurata a marzo) e di 74.000 km2 all'anno in estate (misurata a settembre). La diminuzione del ghiaccio marino estivo è di quasi il 13% per decennio. La copertura del ghiaccio marino estivo in ciascuno degli ultimi 16 anni (2007-2022) è stata inferiore a qualsiasi anno precedente da quando sono iniziate le misurazioni satellitari nel 1979. Non solo il ghiaccio marino artico si sta assottigliando e diventando sempre più giovane, in quanto meno ghiaccio marino sopravvive all'estate per crescere in banchi più spessi e pluriennali. Il ghiaccio di almeno 4 anni era ancora molto diffuso a metà degli anni '80, quando comprendeva circa un terzo dell'area ghiacciata totale a marzo, ma la quota di ghiaccio vecchio è scesa a circa il 5% dal 2011.
Il declino del ghiaccio marino artico non ha precedenti negli ultimi 1.000 anni, sulla base di ricostruzioni storiche e prove paleoclimatiche.
Debutto discografico per Drusilla Foer, personaggio di Gianluca Gori che si cimenta in un inatteso e stuzzicante duetto in chiave dance con Asia Argento. Un inno alla vita contro le convenzioni. Il brano si intitola ‘Io ne voglio ancora’ ed è disponibile da oggi, giovedì 8 giugno, su tutte le piattaforme digitali. Ed è solo un assaggio di ‘DRU’, il suo primo album di inediti, che uscirà il 6 ottobre. L’uscita di ‘Io ne Voglio Ancora’ è un omaggio fuori dagli schemi ai fan di Drusilla – sono quasi 2 milioni i follower che la seguono sui social – e precede di pochi giorni il ritorno di Madame Foer nelle piazze e nei teatri per l’ultima stagione di Eleganzissima, il recital divenuto ormai un format di culto che girerà l’Italia con il ‘Summer Tour 2023’: una ventina di date dal 10 giugno al 6 agosto.
Il brano: un duetto oltre le convenzioni‘Io Ne Voglio Ancora’ è un pezzo dance che punta a riscaldare le serate dell’estate imminente. “È un inno alla vita, un invito a morderla e a non appiattirsi sulle convenzioni – spiegano i produttori – un sofisticato divertissement a due voci, quella enigmatica di Drusilla e quella assertiva di Asia, che si fa strada ed entra sotto pelle, con un incedere sincopato e l’ironia ammiccante che caratterizza le due interpreti”. Il brano – si può ascoltare qui – è stato composto da Margherita Carducci – meglio conosciuta come Ditonellapiaga, una delle più talentuose artiste in ascesa della nuova generazione – e da Benjamin Ventura, producer e collaboratore per artisti come Marco Mengoni, Ariete e Coez.
Il video: atmosfere fetish“Dicono che, quando nasce una stella, ne muoiono cento in cambio. Ma dicono che, quando nasce una dea, la sua grandezza rimarrà eterna, ben oltre il cosmo che la crea”. A metà tra stelle e dee, Drusilla e Asia hanno stretto un un sodalizio artistico fuori dagli schemi. Il video è scandito da frasi sussurrate come colpi sferrati in faccia a chi ascolta, un piano sequenze di corpi ravvicinati e primi piani decisi. “Il bianco e nero con pennellate oro e rosso vino – spiegano i produttori – contribuisce ad accentuare l’atmosfera elegante e fetish allo stesso tempo, in un connubio sonoro e visivo che difficilmente passerà inosservato”. Il video è online sul canale ufficiale di Drusilla Foer: guardalo qui.
Summer Tour 2023Il ‘Summer Tour 2023’ di Drusilla Foer porterà in giro per l’Italia Eleganzissima, l’acclamato spettacoloc che nel corso di varie stagioni ha richiamato oltre 150mila spettatori. Si parte sabato 10 giugno dal Gran Teatro Morato di Brescia e si conclude il 6 agosto in Sicilia, dopo 19 repliche in piazze e anfiteatri di grande suggestione. Nello spettacolo – fra racconti di vita vissuta, canzoni e musica dal vivo – Drusilla è accompagnata da Loris Di Leo al piano e Nico Gori al sax, ai quali si unisce per qualche prezioso cammeo alla chitarra classica il leggendario manager e produttore Franco Godi, che cura anche la direzione artistica dello spettacolo e lo produce con la sua Best Sound.
L’album DRUNel frattempo Drusilla si prepara per i grandi progetti autunnali: è già in pre-order DRU, il suo primo album atteso per il 6 ottobre e pubblicato da Best Sound/BMG, con la produzione artistica ed esecutiva di Franco Godi. Tredici tracce, di cui 12 canzoni inedite, corredate da testi e fotografie originali, il tutto in una preziosa confezione da collezione disponibile in due formati e tre versioni diverse: il vinile in edizione limitata numerata e un cd maxi, del quale è in vendita una limitatissima tiratura autografata.