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PRIMARIE FVG PER IL PARTITO DEMOCRATICO

Segnala la tua disponibilità ad aderire all'iniziativa

Ieri sera si è tenuta la riunione dell'Associazione radicale di Gorizia in cui si è discusso anche della mia proposta per la partecipazione dei radicali alle primarie per il PD per l'elezione dell'assemblea costituente regionale e del segretario regionale.

Come già anticipato su questa mailing list ho manifestato la mia disponibilità ed interesse a partecipare all'appuntamento elettorale di ottobre come possibile candidato (scadenza 12 settembre con raccolta da 500 a 750 firme) e la necessità di presentare 10 liste "locali" a supporto della candidatura per i dieci collegi in cui è divisa la regione FVG (scadenza 21 settembre).

Ogni lista dovrà avere da 6 a 10 candidati.

I MOTIVI DELLA PARTECIPAZIONE

Si tratta di capire se le storie, le lotte, le conquiste dei radicali possano entrare a far parte del partito democratico nella tradizione oggi rappresentata dal labour party di Blair o dal Partito democratico americano. Io ritengo che sia possibile provarci, anche a livello regionale, proprio ora che i due segretari in pole position sono Moretton e Zvech, ossia l'espressione della partitocrazia peggiore e maggiormente stratificata. Due esponenti di quella casta responsabile, a livello regionale, dell'illegalità diffusa da noi denominato "caso Italia".

PROPOSTE DI PROGRAMMA (work in progress)

1 - Riforma anglosassone delle istitituzioni, Friuli Venezia Giulia regione "americana", doppia investitura diretta da parte del cittadino per eleggere il governatore e i consiglieri regionali (eletti in collegi uninominali a turno unico con riduzione dei consiglieri da 60 a 40). Abolizione delle province e accorpamento di comuni (partendo dagli Aster).

2 - Abbattimento dei costi della partitocrazia. riduzione del ricorso a consulenze esterne da parte delle Pubbliche amministrazione e razionalizzazione delle assunzioni enti statali e regionali, con incentivi meritocratici e riduzione dei dipendenti della classe burocratica a tutti i livelli.

3 - Privatizzazioni vere dei servizi pubblici locali. Cancellazione dei gettoni di presenza di politici nei CDA delle partecipate, no a doppie indennità di carica.

4 - Responsabilità patrimoniale del pubblico amministratore. Chi sbaglia e arreca un danno, paghi.

5 - Più libertà di lavoro e di impresa. Riduzione tasse comunali e regionali per le imprese che investono sul territorio. Possibilità di pervenire a diversità di livelli di pressione fiscale nei diversi territori per favorire la competizione. Riconoscimento professioni non ordinistiche, incentivi per apertura nuove partite iva verso una maggiore liberalizzazione delle professioni. Tempi certi per il completamento opere stategiche "Corridoio 5" e sì alla terza corsia sulla A4.

6 - Piano per la difesa del territorio. Dalla nuova legge urbanistica con i nuovi "aster" alla difesa del territorio. Contro il dissesto idrogeologico: legalità, energie rinnovabili, rivoluzione urbanistica e demografica. Sì a nuova diga a Pinzano al Tagliamento alternativa alle casse di espansione sul Tagliamento.

7 - Laicità: riconoscimento diritti delle coppie di fatto anche omosessuali (casa, congedi parentali), libertà di ricerca e di terapia, sì a linee guida regionali per contrastare l'applicazione della legge 40 sulla fecondazione assistita, nuove frontiere sulla disabilità (indipendent living, progetto libertà di parola e innalzamento sussidi malati gravi).

8 - Scuola e sanità. Buono per le spese sanitarie e di istruzione per favorire competizione tra strutture pubbliche e private. Incentivi a coppie costrette dalla legislazione nazionale ad andare all'estero per ricorrere ai sistemi di fecondazione assistita.

Naturalmente sopra ho elencato otto punti che possono venire discussi, ampliati e modificati. Non aggiungerei molti altri temi. La proposta avanzata ieri da Pietro Pipi è di individuare delle persone tra noi che si interessino ad uno dei temi in modo da poter intervenire direttamente sui singoli temi con la maggiore preparazione possibile anche sui mezzi di comunicazione.

Segnala la tua disponibilità ad aderire all'iniziativa

Credo sia necessario per il decollo dell'iniziativa che si crei un gruppo di lavoro che abbia forza sparse su tutta la regione.
Rispetto ai punti espressi faccio alcune osservazioni.
2. Non so se è possibile sfruttare la specialità della nostra regione per ablire le province. Se così fosse sarebbe un punto qualificante.
3. Io direi che o si privatizza veramente con annesse gare europee per l'affidamento dei servizi o si ritorna alla gestione in economia come era prima. Credo che su questo punto sia necessario un approccio pragmatico costi/benefici per il cittadino a discapito dell'approccio finto liberalizzatore, pro clientele che è stato utilizzato quasi sempre in questi casi.
8. Già ebbi modo di esprimermi su questa proposta in modo negativo. Se non vengono individuati criteri di valutazione per la didattica delle scuole cui collegare e continua ad esistere il valore legale del titolo di studio, il criterio che verrà utilizzato per la scelta sarà quello utilitaristico: quale scuola mi farà avere il diploma con il minor sforzo? A mio parere sarebbe meglio investire risorse per far funzionare meglio la struttura pubblica almeno fino alle scuole superiori. Per l'università possono valere altri criteri.

Un punto da aggiungere potrebbe essere quello per colmare il digital divide che contraddistingue alcune zone della nostra regione, soprattutto la parte montana. Le tecnologie sono ormai mature e diversificate (mix fibra + radio) per consentire interventi che affrontino tutte le casistiche presenti in FVG, minimizzando i costi di intervento e massimizzando efficacia ed efficienza. La regione dovrebbe guidare il processo evitando che municipalità o consorzi agiscano come in alcuni casi stanno facendo in maniere disorganica e poco efficiente.

Mercoledì 22 agosto alle ore 21.00, presso il caffè municipio a Pordenone, è fissata la riunione per la costituzione del comitato per la presentazione di liste per le primarie aperto ad esponenti dell'associazione regionale per il PD.

Purtroppo l'iniziativa ha avuto il blocco di alcuni compagni (TS-UD). In qualche caso direbbe Cocciante, "era già tutto previsto", da altri non mi sarei aspettato questo voltafaccia. Anche da Rita Bernardini, segretaria di Radicali italiani, è giunto un segnale di opposizione al progetto. Nè terrò conto.

Ringrazio i compagni che comunque mi hanno sostenuto.