Il leader radicale scrive agli elettori di votare la Lista consumatori e indirettamente sceglie Carraro
Il centrosinistra trova un alleato in più per le elezioni regionali. Dopo mesi trascorsi a trattare inutilmente con centrodestra o centrosinistra, alla fine Marco Pannella, leader dei radicali, ha fatto la sua scelta "territoriale". In questi giorni gli elettori veneti (l'iniziativa riguarda soltanto il Veneto) riceveranno una lettera (stampata in 300mila copie) nella quale vengono invitati a votare per la Lista Consumatori e a segnare sulla scheda il nome di Michele Bortoluzzi, capolista nelle province di Venezia, Padova e Verona per un posto come consigliere nell'assemblea regionale.
Ma la novità, non è l'indicazione che viene dal Marco "nazionale" per un "suo" uomo (Bortoluzzi si è formato politicamente alla scuola radicale-liberale) quanto che Pannella, pur non schierandosi ufficialmente da una parte o dall'altra, mette indirettamente a disposizione di Massimo Carraro i voti dell'universo radicale, con il quale la Lista Consumatori ha stretto un'alleanza elettorale in vista del voto di domenica e lunedì prossimi.
Il Marco "nazionale" si rivolge agli elettori di entrambi i poli, soprattutto agli indecisi e a quanti hanno intenzione di disertare le urne ("non farei mai l'errore di astenermi") sia il prossimo 4 aprile che in occasione del referendum sulla procreazione assistita. Un invito a parteciparte attivamente alla consultazione popolare per "non lasciare campo libero a quanti lottarono contro il divorzio, contro l'aborto clandestino di massa, clericale, di classe e che ora tentano la grande rivincita contro il diritto e la libertà in nome della libertà dell'embrione e della non libertà per donne e uomini viventi, della non libertà in primo luogo dei credenti considerati sudditi dello Stato della Città del Vaticano".
Nella sua lettera il leader storico dei radicali punta sulla elezione di Bortoluzzi "che senza tanti se e ma, lotterà contro il sistema partitocratico corrotto e corruttore e per i nostri obiettivi laici, liberali, libertari, referendari e non violenti, radicalmente federalisti, non bossiani e leghisti".
"Quella di Pannella è una forte indicazione - commenta Bortoluzzi - che può oggettivamente spostare l'asse della competizione a vantaggio non solo della nostra lista, ma anche, forse, dell'intera coalizione di centrosinistra". Alle elezioni europee del 2000 con la Lista Bonino i radicali ottennero nella circoscrizione del Nordest il 12,8%, un patrimonio che nella logica delle regionali potrebbe raggiungere e superare lo sbarramento del 3\% con l'elezione di un consigliere.
Sia chiaro però spiegano i radicali: Pannella non si schiera con il centrosinistra (sono note le profonde critiche fatte alla Cdl come all'Unione). Piuttosto, in Veneto, attraverso il movimento radicale, si sono trovati dei punti di condivisione con Massimo Carraro e ciò può assegnare al movimento il ruolo di valore aggiunto per il candidato presidente del centrosinistra.
Perché i radicali-liberali hanno scelto l'alleanza con Carraro? "E' una campagna elettorale brutta - spiega Bortoluzzi - durante la quale Galan non sa fare di meglio che attaccare i diversi: quando Carraro ha annunciato come punto del programma l'intenzione di riconoscere le coppie di fatto, il presidente uscente ha ridicolizzato tutto dicendo che Carraro vuole riconoscere i gay, ben sapendo che il concetto delle coppie di fatto è molto più ampio".
E ancora, secondo il radicale, Galan "sa attaccarsi solamente alle battute, sbeffeggiando Carraro accusandolo di essersi alleato con uno come Bertinotti, che vuole abolire la proprietà privata. Fanfaluche galaniane". Dunque, per il rappresentante dei consumatori "forse sarebbe meglio, come dice qualcuno, che i veneti mandino Galan ad attaccarsi al tram".
Giorgio Gasco