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Clonazione: Le denunce dei radicali

Testo: 

"Mentre politici e scienziati "chiacchierano" di "bioetica condivisa" ad Assisi il Senato sta lavorando sodo per impedire qualsiasi tipo di ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali, anche quelle procurate con la tecnica del TNSA (Rapporto Dulbecco)".
I radicali Luca Coscioni e Rita Bernardini tornano sul tema della clonazione terapeutica per denunciare come l'asservimento politico al Vaticano stia affossando in modo definitivo le prospettive di miglioramento che questa pratica offre a milioni di ammalati. "Stamattina, infatti, -continuano i due radicali- maggioranza e opposizione hanno raggiunto un accordo per il quale DS, Verdi e Margherita hanno ritirato quasi tutti gli emendamenti presentati in cambio dell'approvazione di un emendamento della Senatrice Toia che esclude dalla brevettabilità delle invenzioni biotecnologiche "ogni procedimento tecnologico che conduca alla clonazione di un essere umano, qualunque sia la tecnica impiegata, il massimo stadio di sviluppo programmato dell'organismo clonato e la finalità della clonazione.
I dieci milioni di malati italiani che potrebbero in futuro -secondo il Rapporto Dulbecco- essere curati con tutti i tipi di cellule staminali, anche quelle embrionali, ringraziano gli "inciucisti" proni al Vaticano e si prenotano per un "viaggio terapeutico" in Gran Bretagna dove fra qualche anno potranno essere curati e magari guariti.
Quello che noi sappiamo è che se in futuro ne avessero malauguratamente bisogno, i figli o i nipoti di Berlusconi, Sirchia, D'Alema e Rutelli, questi avranno denaro e potere sufficiente per andarsene in Inghilterra in Cina. Ancora una volta plaudiamo allo splendido lavoro del Senatore Antonio De Pennino che si è visto respingere gli emendamenti liberali e ci auguriamo che la battaglia per uno Stato laico venga ripresa con forza non appena il provvedimento arriverà in aula".

Data: 
Venerdì, 7 February, 2003
Autore: 
Fonte: 
L´OPINIONE
Stampa e regime: 
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