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I Radicali non bevono ma sperano di brindare

Testo: 

"Dopo tre anni di battaglie per un provvedimento di clemenza che elimini il sovraffollamento carcerario mi sento come Forrest Gump, che nell'omonimo film interrompe improvvisamente la sua maratona nel deserto spiegando che si sente? un pò stanchino". Sergio D'Elia riesce anche a scherzare sulla grottesca pantomima politica che si sta consumando sulla pelle dei detenuti italiani.
Segno che in casa radicale inizia a prevalere l'ottimismo sull'effettiva approvazione dell'indultino prima della pausa estiva dei lavori parlamentari. Daniele Capezzone e il segretario di Nessuno tocchi Caino, in digiuno da quattro giorni, ieri pomeriggio hanno bevuto l'ultimo bicchiere d'acqua ma non disperano di brindare al più presto "per festeggiare una vittoria che non conoscerebbe sconfitti".
Per il leader dei Radicali italiani, infatti, "i virtuosi dell'ostruzionismo puntavano sul silenzio, il nostro più grande avversario, ma sono stati spiazzati dall'attenzione dei media e ormai capiscono che la demagogia ha consumato tutte le sue cartucce. Mentre va dato atto che a sbloccare la situazione è stata ancora una volta la determinazione del Presidente della Camera che, rammendando gli strappi altrui, ha assicurato l'immediata convocazione dei capigruppo qualora Palazzo Madama approvi con nuove modifiche il ddl Buemi-Pisapia. Sappiamo quindi di trovarci a dieci metri dal traguardo, i più difficili: perché a questo punto il rischio non è che i senatori non vogliano licenziare in tempi rapidissimi il testo, ma che non ne siano capaci".

Data: 
Venerdì, 1 August, 2003
Autore: 
Fonte: 
L´OPINIONE
Stampa e regime: 
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