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Il piano di Berlusconi: ai Radicali posti in lista nelle regioni in bilico

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ALLEANZE / La proposta potrebbe avere il via libera di Lega e Udc

Oggi vedrà Pannella. Che anticipa: valuteremo

ROMA - In Forza Italia alcuni scommettono che Pannella ha già deciso di non concludere accordi, con nessuno. E che sta solo ottenendo pubblicità gratuita. Altri invece sono certi che alla fine Berlusconi ce la farà: come avvenne nel 1994, proprio con alcuni esponenti Radicali; o con le modalità sperimentate con i socialisti, nel 2001. Se gli alleati non vogliono un patto ufficiale con il partito di Pannella, il capo del governo sembra infatti pronto ad ospitarli nel suo partito, magari con un accordo a macchia di leopardo, soprattutto nelle Regioni (Puglia, Piemonte, Liguria, Lazio e Calabria) dove il bottino di voti radicali può fare la differenza.

L'IPOTESI - L'ipotesi di un accordo tecnico e su base locale, ammesso e non concesso che Pannella lo accetti, farebbe cadere tutte le resistenze degli alleati. La Lega ha già fatto sapere che non avrebbe nulla da obiettare. Idem per l'Udc, che oggi incasserà l'accordo definitivo sui listini e che potrebbe in cambio ammorbidire la propria posizione. Un incontro a Roma, previsto per oggi pomeriggio, fra il premier e Marco Pannella potrebbe essere risolutivo. Bisognerà vedere se i Radicali accetteranno le offerte del capo del governo. Anche se ieri Pannella ha pronunciato un «vedremo» che in apparenza, ma solo in apparenza, si offre come apertura di credito: «Valuteremo questa proposta, se ci verrà fatta. Discuteremo tra noi e daremo una risposta...».
La maggiore incognita è quella legata al referendum sulla fecondazione. Pannella chiederà oggi al premier la data del voto, i Radicali considerano inaccettabile qualsiasi data fissata a giugno inoltrato: «Leggiamo che il vicepremier Follini vorrebbe il 12 giugno - ha dichiarato ieri Daniele Capezzone - altri nel governo propongono domenica 5 giugno, dopo la festa della Repubblica del 2 giugno. Si deve sapere che non accetteremo che i referendum si svolgano una domenica dopo tre giorni di ponte: ciascuno comprende il loro gioco».
Da parte loro i Radicali continuano comunque a offrirsi anche a Prodi e all'Unione: «Continuiamo a bussare con maggiore energia alla porta di Prodi e Fassino - ha detto ieri Pannella - perché vorremmo rispondere alla attese del congresso dei Ds e a tutta l'opinione pubblica. Consentiteci di entrare, magari nel sottoscala, nelle cucine, ma che la si smetta». E questo nonostante «un livello di spocchia straordinaria», per usare le parole di Emma Bonino, «da parte del centrosinistra»: «Prodi - aggiunge Bonino - ha detto che solo per discutere dovevamo accettare il loro programma. L'ho trovato umiliante per i suoi elettori, visto che questo programma ancora non c'è e quindi non è che lo dobbiamo accettare noi, ma chi lo vota».

L'ACCORDO PER LE POLITICHE - Impossibile insomma fare previsioni. Di certo al Cavaliere i voti dei Radicali fanno gola e non solo per le Regionali. E di certo con Pannella Berlusconi discuterà anche delle Politiche, di una prospettiva di accordo che oggi potrebbe essere parziale e che nel 2006 potrebbe trasformarsi in ingresso formale nella Casa delle Libertà. Bisogni che intrecciano le strategie elettorali del capo del governo, il cui obiettivo, il 3 e 4 aprile prossimi, è prendere un numero di voti uguale o superiore a quello del centrosinistra. Se poi due o tre Regioni andranno perse, se finirà 9 a 5 a favore dell'Unione di Prodi, poco male: in questo caso sarà la somma dei voti riscossi a definire il concetto di vittoria, o di sconfitta, nella Casa delle Libertà.
Non gioverà alla trattativa con i Radicali un dettaglio di cronaca. Proprio oggi si terrà infatti il processo a carico di Marco Pannella, Rita Bernardini e altri, in Corte di Appello a Roma (prima sezione penale), per gli episodi di disobbedienza civile del 12 ottobre 1997, a Piazza Navona: Pannella e altri radicali distribuirono decine di bustine contenenti hashish, in primo grado le condanne variarono dai due ai tre mesi di carcere, convertiti in pena pecuniaria.

Marco Galluzzo

Data: 
Lunedì, 14 February, 2005
Autore: 
Fonte: 
Il Corriere della Sera
Stampa e regime: 
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