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Perché non sarò a Fiuggi

Testo: 

Carissimo Marco,
come mi pare logico e come avevamo insieme convenuto, in questi giorni non sarò con te e tutti gli altri alla Convenzione di Fiuggi.
E’ la prima volta che mi accade, dopo oltre undici anni, di non partecipare ad una assise radicale o anche radicale, il che non mi lascia certo indifferente. Ma, come ho avuto modo di ribadire all’ultimo Comitato di Radicali Italiani, pur comprendendone le ragioni - a partire da quella di offrire agli italiani la possibilità di dare ai radicali un voto non di mera testimonianza e di consentire un ritorno nel Parlamento nazionale - il progetto di un nuovo soggetto politico da realizzarsi con SDI ed eventualmente nuovo PSI non mi convince. Soprattutto per il suo inevitabile approdo finale, il sostegno all’unione prodiana e, se così dovesse essere, ad un eventuale governo di questo centrosinistra. In questa fase - proprio in questa fase - assai più promettente avrei trovato per te e per Radicali Italiani la prospettiva di ricercare, con la stessa dose di pragmatismo che anima l’iniziativa con lo SDI, una alleanza politico-elettorale con il centro destra.

Vi è una ragione di maggiore cittadinanza dei contenuti radicali nella coalizione (che non significa, come sappiamo, coincidenza del programma della coalizione con quello radicale, ma, questo sì, non ostracismo delle posizioni liberiste o amerikane); vi è una ragione di assetto complessivo delle coalizioni, ed in particolare il prefigurarsi di una riedizione aggiornata e potenziata della macchina da guerra di oltre dieci anni fa che aggregava attorno alla sinistra che già si sentiva vincitrice, la parte di gran lunga più consistente dei poteri italiani; vi è, infine, la valutazione - certo tutta da dimostrare - che l’opinione pubblica che guarda al centrodestra sia in una parte significativa desiderosa di sostenere le politiche liberali e radicali (e laiche) all’interno della Casa delle Libertà. Ma non è questo il momento di riaprire la nostra discussione, visto che la scelta di Radicali Italiani - quella di cercare di portare fino in fondo questo progetto - è presa.

Faccio a te e a tutti gli altri gli auguri - veri - di un lavoro proficuo. Per parte mia, come sai, sto cercando con Marco Taradash, Carmelo Palma, Peppino Calderisi e altri di provare ad aprire uno spazio riconosciuto, “legittimato“ e, spero, valorizzato, di iniziativa politica liberale, liberista e radicale all’interno della coalizione di centrodestra. Al prossimo congresso di Radicali Italiani, in vista delle decisioni definitive del Movimento sulla strategia elettorale, avremo credo tempo e modo di discutere anche di questo. Voglio ribadire, per ultimo ma non meno importante, che questa nuova iniziativa intende anche contribuire alla realizzazione del progetto che ti vede prioritariamente impegnato in prima persona per il rilancio del Partito Radicale Trasnazionale (anzi, del Partito Radicale Nonviolento, trasnazionale e transpartito) di cui io, come tutti gli altri che partecipano a questo tentativo “da salmoni“ di nuotare politicamente controcorrente, resto un convinto militante.
Un abbraccio forte, Benedetto

Benedetto Della Vedova
membro della direzione di Radicali Italiani

Data: 
Sabato, 24 September, 2005
Autore: 
Fonte: 
L'OPINIONE
Stampa e regime: 
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