La legge 194 che regolamenta l'aborto va modificata, migliorata e occorre correggere le limitazioni e le storture. Emma Bonino, leader dei Radicali, lancia la sua sfida "laica" per il miglioramento della legge sul'aborto e da' il suo sostegno alla manifestazione che questo pomeriggio si svolgera' a Milano e che avra' come slogan: "Basta molestie clericali". Durante una conferenza stampa della Rosa nel Pugno, a Milano, insieme alla europarlamentare dello Sdi Pia Locatelli, la Bonino ha illustrato le modifiche principali alla 194 contenute in una proposta di legge che verra' presentata in Parlamento. "Innanzitutto - ha spiegato la leader radicale - deve essere garantito, nelle strutture dove si pratica l'interruzione volontaria della gravidanza, il 50% di personale non obiettore, anche mediante procedure di trasferimento e di mobilita'. Inoltre occorre estendere alle strutture private convenzionate la possibilita' di praticare l'aborto. Infine occorre che la pillola del giorno dopo possa essere venduta senza ricetta medica". La Bonino ha sottolineato, tuttavia, che nelle strutture sanitarie dove si pratica l'aborto vi e' una carenza di personale non obiettore: "Nella Lucania il 90% dei ginecologi e' obiettore, nel Veneto l'80%, a Pavia, addirittura, non c'e' piu' un medico che pratica l'aborto". "E' inaccettabile - ha sottolineato Pia Locatalli - che una legge che ha funzionato venga messa in discussione. Cosi' come e' inaccettabile che il Papa ci venga a dire su cosa dobbiamo legiferare". E la Bonino ha rincarato la dose: "C'e' una campagna di molestie clericali inaccettabile. Poi scopriamo che dopo un premier operaio abbiamo un Pontefice farmacista. Il Papa dice, la stampa riprende e i politici rispondono. Il cardinale Ruini sembra essere il leader dell'agenda politica del Paese. Basta con le ipocrisie".