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Tondo e Galan fra i forzisti che non accolgono l'appello vaticano

Testo: 

Marce e digiuno

ROMA - Si annuncia abbastanza nutrita la partecipazione dei politici italiani al grande digiuno per la pace indetto per oggi da Giovanni Paolo II in occasione del mercoledì delle Ceneri. Secondo un sondaggio circa la metà degli italiani accoglieranno l'appello lanciato nell'Angelus del 23 febbraio dal Pontefice. In An aderiscono all'appello del Papa Ignazio La Russa, Gustavo Selva, Luigi Ramponi e Publio Fiori, mentre non faranno il digiuno il portavoce del partito Mario Landolfi Gianfranco Anedda e Italo Bocchino, che si definisce «cattolico sì, ma non abbastanza praticante». Non si sbilancia il presidente Fini, spiegando che aderire o meno al digiuno è «questione di coscienza».
In Forza Italia è «indiscussa» l'adesione del portavoce del partito Sandro Bondi ,del presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni, del sindaco di Milano Gabriele Albertini, del ministro per le Regioni Enrico La Loggia, dell'ex sottosegretario alla Giustizia Carlo Taormina e di diversi parlamentari azzurri; dicono, invece, di no i governatori forzisti del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia, Giancarlo Galan e Renzo Tondo.
Lega divisa: sì al digiuno di Speroni, Bossi parla di «buona idea». Nell'Udc l'adesione è praticamente totale. Vastissima l'adesione nel Centrosinistra. Fuori dagli schieramenti, invece, è il no al digiuno dei Radicali.

Data: 
Mercoledì, 5 March, 2003
Autore: 
Fonte: 
IL PICCOLO
Stampa e regime: 
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