«E’ iniziata la battaglia per la presa del potere politico in Provincia». Questo l’esordio di Gianfranco Leonarduzzi a quattro giorni dallo Strassoldo-day che dovrebbe sancire la fine anticipata della legislatura dopo lo scandalo del voto di scambio tra lo stesso Strassoldo e l’ex vicesindaco di Udine, Italo Tavoschi, messo in luce dal nostro giornale.
Da alcuni giorni – insiste l’esponente dei Radicali italiani – «si sa per certo che il presidente Strassoldo sta ricevendo minacce di ogni genere. L'obiettivo è ormai chiaro, gli ex alleati di Strassoldo vogliono che dia le dimissioni e, proprio per questi motivi, stanno compiendo una vergognosa operazione di manipolazione dell’opinione pubblica, orientare con le promesse e le lusinghe i consiglieri e gli assessori che ancora si attengono alla sovranità popolare. I prepotenti vogliono generare un consenso artificiale, fasullo».
«Infine – è ancora il parere di Leonarduzzi – l’insopportabile accusa di carattere giudiziario rivolta al presidente e l’esame minuzioso dei consiglieri che stanno tentando nuove alternative al voto di sfiducia». Secondo l’esponente radicale, la vera intenzione è, invece, «quella di porre sotto controllo “giacobino” il presidente Strassoldo».
So da fonti certe e dirette – è ancora il parere di Leonarduzzi – che contro il presidente della Provincia «è già cominciato l’assedio per invitarlo a dare le dimissioni pere evitare la mozione di sfiducia. La verità è che vogliono impadronirsi di palazzo Belgrado, togliendo di mezzo il presidente. Per questo, l’artiglieria colpevolista dei capipartito della Casa delle libertà ha già iniziato a colpire con metodi paragonabili alle polizie segrete: minacce di ordine giudiziario, falsità e volgari promesse».
Accuse pesanti, quelle lanciate da Leonarduzzi. Accuse che, tuttavia, lo stesso presidente della Provincia non raccoglie. Insomma, nessun commento da parte di Strassoldo su presunte pressioni o “minacce” politiche che starebbe subendo in questi pochi giorni che precedono la discussione in aula, prevista per venerdì mattina, della mozione di sfiducia sottoscritta da tutti i consiglieri della Casa delle libertà. Anzi, Strassoldo minimizza.
Commenti
DIFESA AD OLTRANZA
Non riesco a comprendere le posizioni di Gianfranco. Prima, due mesi fa, era tra i golpisti. oggi è sulle barricate in difesa di Strassoldo.
Fermatelo!
Fermate il Gileo! Strassoldo se ne deve andare, anche se lui è solo la punta dell'iceberg. E' indifendibile.
Vergogna senza fine!!!
Dopo quanto avvenuto stasera nel Consiglio Provinciale di Udine che ha praticamente tenuto Strassoldo al suo posto fino a febbraio 2008 io credo che il Friuli, a livello di vergogna, abbia raggiunto altre regioni italiane, purtroppo, e se penso che Leo lo difende pure...
Daniele