UDINE. "Questo è il tunnel infinito della sofferenza all'interno della casa delle ex libertà quello in cui si sono infilati ormai quegli esponenti che rappresentavano un significativo patrimonio storico-culturale capace di innovare la politica regionale". Lo ha detto ieri Gianfranco Leonarduzzi dei Radicali italiani.
"Com'era peraltro prevedibile - ha soggiunto - malgrado la "normalizzazione" sovietica all'interno della cdl, il grado di insofferenza verso gli "esterni" appare molto elevato. Le dichiarazioni di Tondo, in merito ai colpi di scena che non sono finiti, appaiono molto importanti. Soprattutto nel merito di un progetto che noi radicali gli sottoponiamo: quello di un nuovo umanesimo regionale. Un progetto importante che interpreti le richieste dei cittadini di questa regione impazienti di accettare la mortificazione della cultura medioevale che nega lo spazio dell'agire umano. Occorre proclamare il valore della coscienza critica per promuovere e salveguardare i diritti delle molteplicità e delle distinzioni.
Se ora non ci saranno epurazioni all'interno di F.I.-prosegue Leonarduzzi- non è detto che queste avvengano dopo le regionali. Prima che queste risorse vengano assorbite dall'infausto risvolto politico cui stiamo assistendo, Tondo riunisca attorno a sè i riformisti, radicali, laici, innovatori, quelli che si chiedono: la casa dov'è? per ricostruire la forza laica riformatrice sul terreno distinto dalla confusione che copre i cittadini a due mesi dalle elezioni".