Dura polemica di Della Mattia contro "i borghesucci" del Wwf in lotta con gli agricoltori
Il sindaco vuole svincolare i Magredi dalla protezione ambientalista imposta dall’Europa
San Quirino
«Siamo fermamente convinti della necessità di batterci per svincolare i limiti delle Zone di protezione speciale (Zps) e del Sito di interesse comunitario (Sic). È imminente anche la costituzione di un gruppo di lavoro per organizzare la protesta e portarla a Bruxelles». Così Corrado Della Mattia, sindaco di San Quirino, che non accetta le dichiarazioni espresse da Lino Centazzo, presidente del Wwf della provincia.
Nei giorni scorsi la cartellonistica che segnala i contorni della zona protetta nei Magredi - e non un’altana come erroneamente riportato ieri -, ha subito danneggiamenti a causa di alcuni atti vandalici. Centazzo ha allora sottolineato la coincidenza del verificarsi degli eventi con la presa di posizione da parte di sindaco e Lega in merito alla necessità di ridefinire i confini per permettere agli agricoltori di usufruire delle aziende che si trovano nell’area in questione.
«Nel 2000 la Comunità Europea ha vietato di agire nel Sic – precisa Centazzo – fintanto che non fosse arrivata la normativa regionale si doveva tenere conto dell’incolumità del territorio come se fosse stata già determinata per legge. Invece alcune aziende agricole hanno messo in piedi le attività e ora chiedono di svincolare i confini per lavorarci».
È un botta e risposta tra sindaco e il presidente del Wwf. «Centazzo si rende responsabile delle dichiarazioni che ha dato – replica Della Mattia - non cerchi di fare il furbo, perché quando c'erano da difendere i Magredi dal rischio di un impianto di compostaggio non lo abbiamo mai visto. Adesso, con un pugno di altri borghesucci di Pordenone, viene a spiegarci come dobbiamo difendere i Magredi, come se noi, che abitiamo qui da sempre e siamo anche proprietari dei poderi, non sapessimo come farlo. Non prendiamo lezioni da questi pseudo ambientalisti da salotto, che durante la settimana fanno gli industriali, costruendo mobili e vendendoli a caro prezzo, e la domenica, forse per lavarsi la coscienza, vengono a fare gli ambientalisti e i moralisti a casa degli altri».
Sono toni duri. «Queste reazioni lasciano il tempo che trovano – commenta Luigi De Bortoli, presidente Coldiretti di San Quirino – su 700 ettari che si vorrebbero svincolare sono coinvolti almeno 200 agricoltori, presenti anche alla serata con Bortolotti per decidere il da farsi».
Il sindaco conclude: «Ora si usa il facile strumento degli atti vandalici, che comunque condanniamo con fermezza, per far scaricare responsabilità su qualcun altro. Il Wwf sappia che questa giunta e tutte le forze politiche che la sostengono, faranno una battaglia strenua contro questi vincoli ideologici e strumentali, non corrispondenti al vero perché è stata inviata alla Ue una relazione incongruente con la realtà dei luoghi».
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Stefano Santarossa