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Atap: il super gestore integrato!

Ad oggi l’Atap detiene il 39 per cento di Snua, il restante è in mano ad un soggetto privato. Nei prossimi mesi Atap modificherà la ragione sociale, aprendosi ad attività nel capo dell’energia e dei rifiuti. Negli obiettivi dell’azienda di autotrasporti sta l’acquisizione delle quote di maggioranza di Snua. L’intento politico sottostante appare chiaro: spianare la strada per un accordo fra Gea ed Ambiente Servizi che garantisca una gestione unica.

In un mondo ideale lo scenario ottimale per questo servizio - che ha tutte le caratteristiche del monopolio naturale - sarebbe rappresentato da una autorità garante provinciale ed un gestore unico provinciale pèer la raccolta e lo smaltimento, selezionato grazie ad un procedimento di concorrenza per il mercato (bando di gara). A ragion veduta, tuttavia, questa soluzione non appare possibile a causa dei consolidati assets di Atap, Ambiente Servizi e Gea.

Rimanendo sempre su un piano teorico, un più futuribile scenario sarebbe stato l’acquisto da parte della Provincia o dell’Ente superiore dell’attività di Snua una volta fosse stata fatta fallire. L’acquisizione dell’impianto avrebbe preceduto la costituzione di un autorità regolatoria in grado di affidare tramite gara la gestione dell’attività.

Un gestore unico dell’impianto in un contesto di concorrenza per il mercato è certamente una soluzione sub-ottimale rispetto alla gestione dell’intero servizio, ma tuttavia capace di garantire maggior efficienza, benessere dell’utente, regolamentazione della tariffa e della qualità del servizio.

Ma come sempre, la prassi non ricalca la teoria: le prospettive fin qui delineate avrebbero necessitato di una politica preparata, interessata al bene comune e decisa nelle sue scelte. In mancanza di ciò possiamo solo limitarci a prendere atto della situazione odierna e trovare la via “meno peggio” fra le possibili.

In tal senso, un ragionamento molto pragmatico è stato fatto dal Consiglio comunale di Zoppola nel decidere - a malincuore - di consentire all’acquisizione di Snua da parte di Atap. Le perplessità sono molte e sono espresse anche dallo stesso Partito democratico. I dubbi sono soprattutto i miei, ma poco male. Nel caso specifico l’alternativa sarebbe stata il perpetrare di una gestione da parte di un soggetto privato monopolista e svincolato da qualsiasi autorità regolatoria. Questo significava: addio a guadagni di efficienza, assenza di regolazione della tariffa e più in generale una diminuzione del cosiddetto benessere del consumatore.

Staremo a vedere come evolverà la situazione: se lo zampino di Atap risponderà a logiche pubbliche o semplicemente temporali. A meno che non si decida di stravolgere tutto e andare nella direzione più auspicabile, quella di una autorità regolatoria indipendente, questa è la soluzione sub-ottimale a nostra disposizione.

In ogni caso chi ci perde è sempre il consumatore. Facciamocene una ragione. Continuiamo a votare la stessa classe dirigente, continuiamo a subire sempre le stesse stupidaggini. Come pecore.

FS