I radicali propongono un progetto ad Alessandra Guerra
di Stefano Santarossa*
Voglio dire ad Alessandra Guerra, candidata Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, che sul tema della riforma della nostra Regione c'è il rischio forte che il Polo e L'Ulivo abbiano completamente abbandonato l'alternativa americana di riforma elettorale e che si faccia sempre più forte il richiamo della foresta proporzionalista e neopartitocratica.
Noi radicali abbiamo tenuto fermo invece il timone sulla necessità della riforma americana delle istituzioni (maggioritario secco, presidenzialismo, federalismo).
Per noi, quella resta la strada, e su quel percorso saremmo lieti di poter incontrare Alessandra Guerra.
Vorremmo il Friuli come primo esempio di Regione-Stato all'americana, dove i partiti siano solo due, o al massimo tre (chi vince è eletto, e chi perde va a casa), come accade nei Paesi della libertà e della democrazia, dove non vi sono stati fascismi, nazismi e comunismi. Dove sia possibile eleggere,proprio come in America, il governatore o il consigliere regionale per ogni collegio elettorale.
Noi chiediamo ad Alessandra Guerra una scelta chiaramente federalista, presidenzialista e maggioritaria, che apra la strada ad una radicale riforma della politica.
Su questo potremmo anche convergere e sostenere una coalizione che si impegni entro 100 giorni a riscrivere lo statuto della Regione introducendo la riforma elettorale maggioritaria a turno unico che preveda una doppia investitura diretta da parte dell'elettore: una per l'elezione del governatore ed una per l'elezione diretta dei consiglieri regionali in collegi uninominali di ventimila abitanti.
Certo, scegliendo l'alternativa americana la Guerra andrebbe contro gli interessi di bottega dei partiti, dei sindacati e delle corporazioni, ma nello stesso tempo conquisterebbe quel 90% degli elettori, a partire da quelli della Casa della Libertà, che in occasione dei referendum sul maggioritario, promossi dai radicali, hanno parlato chiaro. Il cittadino ha scelto il principio dell'elezione diretta dove viene messo al centro del sistema l'individuo e le sue responsabilità.
Negli Stati Uniti tutti sono eletti, col sistema uninominale, in quanto individui: il pubblico ministero, i consiglieri di quartiere, i deputati, i senatori, il presidente... E ciascuno di loro rappresenta un vero contropotere.
Questo proponiamo ad Alessandra Guerra: l'intesa su un progetto di Regione-Stato "americana" (con Presidente-Governatore e Deputati-Consiglieri eletti con sistema uninominale maggioritario a turno unico) con fortissime integrazioni di democrazia diretta referendaria sul modello svizzero.
Questo è il percorso che può liberare la nostra Regione dalla prospettiva di continuare ad essere una succursale ancora più inefficiente della burocrazia centralista e romana, e insieme assicurare al Friuli Venezia Giulia la possibilità di competere con le altre, così come con gli altri sistemi regionali europei.
*Segretario Associazione Radicali Friulani