La Prefettura ha indicato la data delle elezioni: il 26 ottobre si sceglierà chi andrà a coprire il posto lasciato vuoto in Parlamento dal neogovernatore del Friuli Venezia Giulia
Saranno chiamati alle urne solo i residenti del collegio 2, in pratica tutta la provincia escluso il centro
TRIESTE Nel quarantanovesimo anniversario del ricongiungimento all'Italia, la provincia di Trieste ritornerà alle urne. Una chiamata al voto, indicata anche dalla Prefettura per domenica 26 ottobre, che non interesserà tutti gli elettori triestini. Solo quelli residenti nel collegio di Trieste 2. Le dimissioni dalla carica di deputato di Riccardo Illy, diventato il mese scorso presidente della Regione, costringono a una tornata elettorale suppletiva per andare a coprire il posto rimasto vacante in Parlamento.
Le due cariche sono incompatibili, da qui l'opzione di Illy che, alle politiche svoltesi il 13 maggio del 2001, era risultato il più votato in quel collegio maggioritario. L'attuale governatore del Friuli Venezia Giulia, all'epoca accompagnato nella corsa alla Camera dei deputati dai simboli della lista civica che porta il suo nome e quello dell'Ulivo per Rutelli (l'aspirante premier, poi sconfitto nella conta dei voti da Berlusconi), era riuscito a raccogliere il 50,79% dei consensi, precedendo Vittorio Sgarbi, candidato della Casa delle libertà, fermatosi al 41,90%. Il diepietrista Franco Francescato, ora alleato di Illy in Regione, assieme a Marco Gentili (Lista Bonino) e Denis Zigante (Terzo polo) non avevano invece raccolto più del 2,5% ciascuno, rimanendo quindi fuori assieme al critico d'arte. Eletto in ogni modo con il proporzionale in Veneto.
A distanza di due anni e mezzo, quindi, si ritorna a votare in un territorio elettorale composito che abbraccia ben sei comuni della provincia. Il collegio conta circa 113.000 elettori, suddivisi in 145 sezioni, inglobando parte di Trieste e la totalità di Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle e Sgonico. Resta esclusa dalla tornata elettorale Trieste centro, che fa parte dell'altro collegio maggioritario (Trieste1), mentre saranno chiamati al voto i residenti di Valmaura, Borgo San Sergio, Altura, Servola, Roiano, Gretta, Barcola e dell'Altipiano carsico. Sono 107 le sezioni ricompresse nel territorio del capoluogo giuliano, per circa 85.000 aventi diritto al voto, mentre Duino Aurisina ne conta 12 (circa 7.800 elettori), Sgonico 3 (1.900), Muggia 15 (12.000), San Dorligo della Valle 7 (5.200) e Monrupino uno soltanto (760). Un territorio ben assortito elettoralmente, che strizza l'occhio al Centrosinistra sull'Altipiano anche grazie alla presenza della minoranza slovena ma, contemporaneamente, guarda al Centrodestra specie nella periferia triestina (soprattutto a Borgo San Sergio) e nei comuni di Muggia e Duino-Aurisina, amministrati dalla Casa delle libertà. Non a caso Sgarbi, nettamente battuto, era prevalso su Illy proprio nella periferia di Trieste, mentre il candidato del Centrosinistra, che a Montecitorio aveva poi aderito al gruppo misto, i maggiori successi gli aveva riscossi nella cosiddetta «cintura carsica». Un successo che aveva consentito a Illy di optare per l'elezione nel collegio di Trieste2, al posto della contestuale elezione nel promozionale (sotto il simbolo della Margherita), permettendo così il ripescaggio del collega Roberto Damiani, sconfitto nel collegio Trieste1 dal deputato Roberto Menia (An).
Davanti alla scelta del 26 ottobre, scatteranno tutti gli adempimenti elettorali. La macchina della Prefettura allerterà quella dei Comuni interessati, mentre i concorrenti al seggio della Camera dei deputati dovranno raccogliere le firme necessarie al deposito della candidatura. Operazioni che inizieranno agli inizi di settembre, alla fine del mese sarà invece già tempo di campagna elettorale.
Pietro Comelli